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martedì 28 giugno 2016

Confettura di ciliegie

Lo confessiamo, eravamo un po' titubanti. Amiamo le ciliegie, ma l'idea di snocciolarle una ad una ci metteva un po' in difficoltà! Che facciamo? Le snoccioliamo prima? Le cuociamo e poi togliamo i noccioli? Poi ci è capitato tra le mani uno snocciolatore e abbiamo trovato la nostra strada. Bisogna stare un po' attenti, perché le ciliegie deflagrano in un'esplosione di succo quasi indelebile, e alle lunghe snocciolarle è un po' noioso, ma ne è valsa la pena.
Il succo delle ciliegie, mescolandosi allo zucchero, forma un sciroppo delizioso che diventa la base della confettura.

Ottima per le colazioni, per le merende, per le crostate, per conservare il gusto di questo frutto che si raccoglie solo tra metà maggio e i primi di luglio.

PS: in commercio esistono anche snocciolatori semiprofessionali in grado di togliere il nocciolo alle ciliegie molto velocemente.

E voi a chi farete snocciolare le ciliegie?








Ingredienti:

1 kg di ciliegie al netto degli scarti (compratene circa 1.300 g)
500 g di zucchero
pectina (io ho usato una busta di fruttapec 2:1) se non usate la pectina dovete utilizzare 1 kg di zucchero
il succo di mezzo limone


Procedimento:

Lavate le ciliegie, privatele del picciolo e snocciolatele con uno snocciolatore. Il peso totale della frutta utilizzata dovrà essere al netto degli scarti.
Tagliate le ciliegie a metà o in quarti e mettetele in una pentola grande e abbastanza alta. (se volete potete frullarne una parte)
Riponete nel frattempo un piattino in freezer che servirà poi per valutare la consistenza della confettura.

Se scegliete di usare la pectina
Mescolate la pectina con lo zucchero e aggiungetela alla frutta insieme al succo di mezzo limone.
Portate ad ebollizione mescolando con un cucchiaio di legno. Quando giungerà a forte ebollizione fate bollire per circa 3-4 minuti a fiamma alta, sempre mescolando. Togliete la pentola dal fuoco e mescolate per un minuto facendo dissolvere la schiuma (o schiumando con la schiumarola).

Se scegliete di non usare la pectina
Aggiungete alla frutta lo zucchero (in questo caso 1 Kg) e il succo di limone. Portate ad ebollizione e fate cuocere a fuoco basso finché non raggiungerà la consistenza desiderata.


A questo punto fate il "test del piattino": prendete il piattino che avete messo in freezer e provate a far cadere un cucchiaino di confettura sul piattino gelato. Se, dopo averlo inclinato, non scivolerà via velocemente allora la marmellata è pronta. Altrimenti rimettete sul fuoco e fate bollire per un altro minuto.
Anche se nella pentola sembra liquida, non preoccupatevi, poi raffreddandosi si addensa.
Asportate con la schiumarola l'eventuale schiuma rimasta.

Con un mestolo versate la confettura fluida ancora bollente in vasetti sterilizzati, riempiendoli quasi fino all'orlo. Chiudeteli, capovolgeteli e lasciateli raffreddare.
Conservateli in luogo fresco, al riparo dalla luce.
Dopo l'apertura, naturalmente, i vasetti dovranno essere conservati in frigorifero.


lunedì 1 giugno 2015

Crostate e crostatine

Voglia di una coccola dolce, una coccola semplice...
E allora cosa c'è di meglio di una delle ricette più provate, casalinghe, genuine e rassicuranti che conosca?
Niente da sperimentare questa volta ma, al contrario, dosi ben note, ingredienti impastati e re-impastati tante volte con gesti sicuri e conosciuti, già pregustandone il risultato.
E' proprio vero, c'è un momento e uno stato d'animo per ogni cosa e questo per noi è proprio il suo: un'imperfetta, semplice e profumatissima crostata di confettura.





La ricetta è presto fatta e il risultato garantito.
Per la pasta frolla vi riproponiamo la nostra ricetta ovvero quella che nel tempo abbiamo sperimentato, affinato e che più ci soddisfa.


Ingredienti:

per la frolla

300 g di farina 00
90 g di burro
100 g di zucchero
1 uovo
1 pizzico di sale
circa 1/3 di bustina di lievito per dolci ( circa 5 g )
scorza di limone (o di arancia)
vanillina (a piacere)


per farcire

confettura al gusto che più vi piace

suggeriamo uno stampo a cerchio apribile del diametro di 24-26 cm. ma potete sbizzarrirvi con qualsiasi forma e dimensione.


Procedimento:

Preparate la pasta frolla seguendo il procedimento indicato in questo post.
Avvolgete la frolla nella pellicola e fatela riposare in frigorifero per almeno mezz'ora. (potete anche prepararla in anticipo, surgelarla e averla pronta per l'occasione).

Riprendete il panetto di pasta frolla. Su una spianatoia stendetene i 2/3 col mattarello allo spessore di circa 3-4 mm aiutandovi, se necessario, con un poco di farina.

Noi usiamo la carta forno, ritagliandola del diametro utile a seconda della teglia e stendendo l'impasto direttamente sulla carta in modo da rendere più facile il trasporto nello stampo. Una volta nello stampo basterà aggiustare leggermente il bordo con le dita.
Se invece non usate la carta forno spennellate lo stampo con un filo di burro (questo aiuterà a staccare la base una volta cotta) e, aiutandovi arrotolando la pasta intorno al mattarello, sollevatela e posizionatela sulla tortiera.
Ritagliate poi con un coltello i bordi in eccesso.

Versate la confettura e livellatela con un cucchiaio o una spatola.

Stendete la pasta rimanente e formate delle strisce larghe circa 1 cm ritagliandole con un tagliapasta o anche con un coltello.
Posizionatele sulla superficie incrociandole in modo da formare delle losanghe.

Infornate in forno preriscaldato a 170° C per circa 40-45 minuti o comunque finché la frolla non sarà dorata.
Sfornate la crostata e lasciatela raffreddare. Una volta raffreddata trasferitela su un piatto da portata e conservatela a temperatura ambiente sotto un coperchio per torte.



Consigli


Ovviamente lasciamo a voi scegliere la confettura secondo il vostro gusto e le preferenze del momento.
Se volete prepararla in casa ecco alcune ricette:


Confettura di albicocche
Confettura di fragole
Confettura di prugne



E se volete un'idea in più su come fare un bordo creativo alla vostra crostata ecco una immagine utilissima dal sito Mikser Kulinarny

Jak udekorować brzegi ciasta? 

domenica 16 novembre 2014

Marmellata di mandarini e albicocche secche 2.0

Vogliamo riproporvi la "mandarin's and apricot's jam" pubblicata già in questo blog in un post di ben due anni fa.
È una marmellata di origine anglosassone la cui ricetta originale ci fu data da una cara e delicata signora inglese della Nuova Zelanda. La ricetta era ovviamente tradotta dal sistema di misura anglosassone (qui un utile link) e nel tempo, facendola e rifacendola, siamo riusciti ad adattarla e a trovare la "nostra" ricetta (ovviamente sempre migliorabile :)  ).
Il procedimento è un po' lungo ma ne vale veramente la pena!
È una ricetta paziente, fatta di tanti passaggi più o meno piccoli. Ognuno ha un suo profumo speciale. Quando sbucci i limoni, quando sbucci i mandarini, quando li fai a piccoli pezzettini oppure quando prendi le scorze e le fai in filettini. Tanti passaggi che profumano le mani come poche ricette.
Poi c'è la cottura, l'invasamento, l'immancabile pulizia del pentolone fatta con il pane per non perdere nemmeno una goccia di questa squisita marmellata invernale.
Da gustare in una bella colazione o durante una merenda illuminati dalle luci dell'albero di Natale. Ottima con un bel tè al bergamotto.
Oppure (perché no?) confezionarne tanti vasetti da regalare agli amici per Natale. Cosa c'è di più prezioso di un regalo così delizioso e frutto della propria passione?

Post scriptum: questa marmellata un qualcosa di magico lo ha veramente: unisce un frutto estivo, l'albicocca, ad un frutto invernale, il mandarino. Per questo, nell'impossibiltà di reperire entrambi i frutti freschi, siamo costretti ad usare le albicocche secche. Eppure... una sola volta l'abbiamo fatta magica come solo l'alternarsi delle stagioni e degli emisferi avrebbero potuto renderla tale. In estate (in Italia) dalla Nuova Zelanda ci hanno fatto avere dei mandarini. Il risultato è stato unico.




Difficoltà Media





Ingredienti:

800 g di mandarini (pesati con la buccia)
200 g di albicocche secche
1/2 limone
500 ml di acqua
500 g di zucchero
1 bustina di pectina (io ho usato una bustina di fruttapec 2:1) se non usate la pectina dovete utilizzare 1Kg di zucchero


Procedimento:

Lavate bene i mandarini.
Con un coltello ben affilato togliete, in modo grossolano, la parte di buccia più superficiale stando attenti a non rimuovere anche la parte bianca che, in questa fase, deve rimanere attaccata al frutto.
Fate lo stesso con la buccia del limone.




Tagliate le bucce a striscioline sottili.


Finite di sbucciare i mandarini, scartando e togliendo il più possibile tutta la membrana bianca, poi tagliate gli spicchi in pezzetti (eliminando i semi).
Tagliate in pezzetti anche le albicocche secche e ponetele in una pentola alta insieme alle bucce e agli spicchi di mandarini precedentemente tagliati.



Aggiungete il succo di mezzo limone e 300 ml di acqua (poi ne aggiungerete la restante al bisogno).
Portate il tutto ad ebollizione poi riducete la fiamma e fate cuocere, mescolando di tanto in tanto, finché le bucce diventeranno trasparenti, le albicocche saranno reidratate e si ammorbidiranno e tutta la frutta sarà morbida e ridotta in poltiglia (considerate comunque che la pectina addenserà maggiormente la marmellata).
Spegnete il fuoco e fate raffreddare un po'.

Riponete nel frattempo un piattino in freezer che servirà poi per valutare la consistenza della confettura.
Sterilizzate i vasetti vuoti e puliti facendoli bollire per 10 min e poi riponendoli ad asciugare nel forno caldo a 120°C (invasare nei vasetti ancora caldi).

Mescolate la pectina con lo zucchero e aggiungetela (a freddo o comunque quando sarà stiepidita) alla frutta.
Portate ad ebollizione mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Quando giungerà a forte ebollizione fate bollire per circa 3 minuti a fiamma alta, sempre mescolando. Togliete la pentola dal fuoco e mescolate per un minuto facendo dissolvere la schiuma (o schiumando con la schiumarola).

[Se scegliete di non usare la pectina aggiungete alla frutta 1 Kg di zucchero (in questo caso non sarà necessario far raffreddare la frutta dopo la prima cottura). Portate ad ebollizione e fate cuocere a fuoco basso finché non raggiungerà la consistenza desiderata.]

A questo punto fate il "test del piattino": prendete il piattino che avete messo in freezer e provate a far cadere un cucchiaino di marmellata sul piattino gelato. Se, dopo averlo inclinato, non scivolerà via velocemente allora la marmellata è pronta, altrimenti rimettete sul fuoco e fate bollire per un altro minuto.
Anche se nella pentola sembra liquida non preoccupatevi, si addenserà raffreddandosi.

Con un mestolo versate la marmellata fluida ancora bollente nei vasetti sterilizzati e ancora caldi, riempiendoli quasi fino all'orlo. Chiudeteli, capovolgeteli e lasciateli raffreddare.
Si conserva in luogo fresco e al riparo dalla luce per circa 12 mesi. Dopo alcuni mesi dalla preparazione è normale che la marmellata scurisca.

Dopo l'apertura, naturalmente, i vasetti dovranno essere conservati in frigorifero e la marmellata consumata entro qualche giorno.

domenica 19 ottobre 2014

Confettura di prugne

La scorsa settimana abbiamo trovato delle belle prugne e non abbiamo resistito all'idea di conservare il loro sapore per le nostre colazioni.
Preparare marmellate e confetture è un gioco, un rito. Prima il lavaggio della frutta poi il taglio, poi la cottura. Silvia in questa fase ricorda Topolino nell'apprendista stregone, mescola, controlla, valuta. Poi invasa la marmellata e lì interviene Fabio che, dopo essersi ustionato le mani con i vasetti bollenti, li chiude con la sua forza (?) stregonesca e li capovolge. Nove volte su dieci va tutto bene, ma qualche volta, ahinoi, la confettura fuoriesce dalla filettatura dei vasetti, e allora è un corri corri ad impedire l'evento catastrofico. Il tutto per poter gustare più a lungo il sapore e il profumo della frutta. Finito questo Fabio si immerge nel pentolone per leccar via ogni singolo rimasuglio di confettura. Perché è di un buono, ma di un buono, che sarebbe un vero peccato che ne venisse sprecata anche una sola piccola molecola.

Le foto stavolta sono state "rubate" fugacemente prima di addentare la fetta di pane tostato ancora calda e bere un buon cappuccino! :)






Ingredienti:

1 Kg di prugne (al netto degli scarti)
500 g di zucchero
pectina (io ho usato una busta di fruttapec 2:1) se non usate la pectina dovete utilizzare 1Kg di zucchero
200 ml di acqua
(a piacere, il succo di mezzo limone)


Procedimento:

Lavate le prugne e privatele dei noccioli. Il peso totale della frutta utilizzata dovrà essere al netto degli scarti.
Tagliate le prugne a pezzetti piccoli e mettetele in una pentola grande.
Riponete nel frattempo un piattino in freezer che servirà poi per valutare la consistenza della confettura.

Se scegliete di usare la pectina
Aggiungete alla frutta un bicchier d'acqua (circa 200 ml) e, se vi piace, il succo di mezzo limone. Fate cuocere la frutta finché non diventerà morbida e la consistenza sarà densa (considerate comunque che la pectina addenserà maggiormente la confettura). Lasciate raffreddare.
Mescolate la pectina con lo zucchero e aggiungetela (a freddo o comunque quando sarà stiepidita) alla frutta.
Portate ad ebollizione mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Quando giungerà a forte ebollizione fate bollire per circa 3 minuti a fiamma alta, sempre mescolando. Togliete la pentola dal fuoco e mescolate per un minuto facendo dissolvere la schiuma (o schiumando con la schiumarola).

Se scegliete di non usare la pectina
Aggiungete alla frutta lo zucchero (in questo caso 1 Kg) e, a piacere, il succo di limone. Portate ad ebollizione e fate cuocere a fuoco basso finché non raggiungerà la consistenza desiderata.


A questo punto fate il "test del piattino": prendete il piattino che avete messo in freezer e provate a far cadere un cucchiaino di confettura sul piattino gelato. Se, dopo averlo inclinato, non scivolerà via velocemente allora la marmellata è pronta. Altrimenti rimettete sul fuoco e fate bollire per un altro minuto.
Anche se nella pentola sembra liquida, non preoccupatevi, poi raffreddandosi si addensa.
Asportate con la schiumarola l'eventuale schiuma rimasta.

Con un mestolo versate la confettura fluida ancora bollente in vasetti sterilizzati, riempiendoli quasi fino all'orlo. Chiudeteli, capovolgeteli e lasciateli raffreddare.
Conservateli in luogo fresco, al riparo dalla luce.
Dopo l'apertura, naturalmente, i vasetti dovranno essere conservati in frigorifero e la confettura consumata entro qualche giorno.

domenica 7 luglio 2013

Confettura di albicocche

...per un dolce risveglio

Questa è una storia di incontri.
L'incontro della frutta con il pane e di una allegra e colorata colazione con noi.
E' lunedì mattina, la vostra sveglia vi ricorda con poca gentilezza che dovete alzarvi per andare a lavoro. Ma come? E' già finito il Week End? Come zombie (quelli classici barcollanti) raggiungete la cucina, ancora con un occhio chiuso. Caricate e accendete la macchina del caffè, poi mettete il pane a tostare. Ed ecco che avviene il miracolo. Il profumo del caffè e del pane tostato si espande per tutta la casa, coccola chi è rimasto ancora un po' a letto e voi cominciate a sentirvi già più in forze. Riscaldate il latte e lo unite al caffè. Mettete le fette di pane tostato nei piatti e tirate fuori dal frigo ciò che renderà quel pane, già di per sé profumato e croccante, dolce e colorato: la marmellata. Ora tutto è pronto per voi, per le persone che amate e per cominciare la giornata.
Questa è la stagione, tra gli altri frutti, delle albicocche. Quando sono mature sono dolci e si sciolgono in bocca e trasformate in marmellata potranno allietare colazioni e merende anche nei lunghi mesi invernali.





Difficoltà media

Ingredienti:

1 Kg di albicocche (al netto degli scarti)
500 g di zucchero
pectina (io ho usato una busta di fruttapec 2:1)

il succo di 1 limone (a piacere) 

Procedimento:

Lavate le albicocche e privatele dei noccioli. Il peso totale della frutta utilizzata dovrà essere al netto degli scarti.
Tagliate le albicocche a pezzetti piccoli e mettetele in una pentola grande. Aggiungete, a vostro piacere, il succo di limone. Io l'ho aggiunto la prima volta che ho fatto la confettura ma, a mio gusto, è risultata un po' aspra, quindi la seconda volta ho fatto senza. Ovviamente il sapore dipende anche dal grado di maturazione della frutta, perciò fate voi, secondo i vostri gusti. (Tenete presente comunque che Il limone funge anche da conservante)
Se, come me, utilizzate la pectina, mescolatela con lo zucchero e aggiungetela a freddo alla frutta.
Mettete nel frattempo un piattino in freezer che servirà poi per valutare la consistenza della confettura.

Portate ad ebollizione mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Quando giungerà a forte ebollizione fate bollire per circa 3 minuti a fiamma alta, sempre mescolando. Togliete la pentola dal fuoco e mescolate per un minuto facendo dissolvere la schiuma.

A questo punto fate il "test del piattino": prendete il piattino che avete messo in freezer e provate a far cadere un cucchiaino di marmellata sul piattino gelato. Se, dopo averlo inclinato, non scivolerà via velocemente allora la marmellata è pronta. Altrimenti rimettete sul fuoco e fate bollire per un altro minuto.
Anche se nella pentola sembra liquida, non preoccupatevi, poi raffreddandosi si addensa.
Asportate con la schiumarola l'eventuale schiuma rimasta.

Con un mestolo versate la confettura fluida ancora bollente in vasetti sterilizzati, riempiendoli quasi fino all'orlo. Chiudeteli, capovolgeteli e lasciateli raffreddare.
Conservateli in luogo fresco, al riparo dalla luce.
Dopo l'apertura, naturalmente, i vasetti dovranno essere conservati in frigorifero e la confettura consumata entro qualche giorno.
Ingrediente magico: Albicocche

sabato 11 maggio 2013

Confettura di fragole

Non so perché ma, seppur adorandole, ho sempre avuto una sorta di "timore" nel fare le marmellate. Forse anche perché a casa la "specialista delle marmellate" è mia sorella, io sono l'assaggiatrice nonché degustatrice abituale :)
Diciamo che io e le marmellate ci siamo guardate da lontano per un po' di tempo, pur avendo voglia di farle. Da una parte il fatto stesso di avere questo "timore" rendeva più allettante la sfida tra me e loro, dall'altra il fatto è che mi piacciono tantissimo fin da piccolina, quando mangiavo solo ed esclusivamente quelle che faceva mia nonna.
E come potevo resistere alle meravigliose fragole di questo periodo? Al pensiero di racchiuderne il sapore in un barattolo e tenermene un po' per quando le fragole non ci saranno più?
Così eccola, è stato il suo turno...la confettura di fragole.  





Difficoltà media

Ingredienti:

1 Kg di fragole (al netto degli scarti)
500 g di zucchero
il succo di 1 limone
pectina (io ho usato una busta di fruttapec 2:1)


Procedimento:

Lavate e private del picciolo le fragole. Il peso totale della frutta utilizzata dovrà essere al netto degli scarti.
Tagliate le fragole a pezzetti piccoli e mettetele in una pentola grande insieme al succo di limone.
Se, come me, utilizzate la pectina, mescolatela con lo zucchero e aggiungetela a freddo alla frutta.
Mettete nel frattempo un piattino in freezer che servirà poi per valutare la consistenza della confettura.

Portate ad ebollizione mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Quando giungerà a forte ebollizione fate bollire per circa 3 minuti a fiamma alta, sempre mescolando. Togliete la pentola dal fuoco e mescolate per un minuto facendo dissolvere la schiuma.

A questo punto fate il "test del piattino": prendete il piattino che avete messo in freezer e provate a far cadere un cucchiaino di marmellata sul piattino gelato. Se, dopo averlo inclinato, non scivolerà via velocemente allora la marmellata è pronta. Altrimenti rimettete sul fuoco e fate bollire per qualche altro minuto.
Anche se nella pentola sembra liquida, non preoccupatevi, poi raffreddandosi si addensa.
Asportate con la schiumarola l'eventuale schiuma rimasta.

Con un mestolo versate la confettura fluida ancora bollente in vasetti sterilizzati, riempiendoli quasi fino all'orlo. Chiudeteli, capovolgeteli e lasciateli raffreddare.
Conservateli in luogo fresco, al riparo dalla luce.
Dopo l'apertura, naturalmente, i vasetti dovranno essere conservati in frigorifero.



domenica 2 dicembre 2012

Marmellata di mandarini e albicocche secche

By Linda e Dennis

Questa marmellata ha origini inglesi, l'ho imparata da una cara signora inglese in Nuova Zelanda. Lì c'è un mandarineto intero, e di marmellata se ne può fare quanta se ne vuole. In effetti con me lì se ne faceva a ripetizione: ne ero golosa, ci facevo colazione ogni mattina, (sebbene per dovere di ospite e turista non disdegnassi di certo un assaggio delle altre, dai frutti più esotici) ma questa è stata il mio primo amore, e ritornavo sempre a lei. La mandarin's and apricot's jam è parte della notevole eredità che Linda mi ha lasciato.

Il profumo che si diffonde in casa facendo questa marmellata sa proprio di Natale!





Media
Ingredienti:

800 g        di mandarini
250 g        di albicocche secche (tagliate grossolanamente)
1               limone (circa 140 g)
1,25          litri di acqua
1,5 Kg c.a di zucchero


Procedimento:

Sbucciate i mandarini e i limoni facendo attenzione a non rimuovere la parte bianca della scorza (deve rimanere attaccata al frutto) e tagliate la buccia a fettine sottili.
Scartate poi la membrana bianca dai mandarini e tagliatene la polpa grossolanamente scartandone i semi.
Tagliate a pezzetti le albicocche secche.
Ponete la scorza di limone e mandarini, il succo di limone, le albicocche e la polpa dei mandarini precedentemente tagliati in una larga casseruola, aggiungete l'acqua e portate ad ebollizione.
Appena raggiunto il bollore riducete la fiamma, mescolate e coprite per circa 45 minuti, o finché la scorza non diviene trasparente. 

Aggiungete una quantità di zucchero pari alla quantità di frutta complessiva (mandarini + albicocche + limoni). 
Essendo tre frutti, la quantità di frutta complessiva è sempre un po' più di 1 Kg (nel nostro caso 1,2 Kg).
Mescolate senza far bollire, finché lo zucchero non sarà sciolto. Fate poi bollire senza coperchio mescolando ogni tanto per circa 10’ finché non gelatina*.
Quando la marmellata raggiunge la giusta temperatura, levatela dal fuoco e schiumatela. Riempite i barattoli pre-sterilizzati, chiudeteli bene e rovesciateli per c.a 5 minuti (così si formerà il "sottovuoto").


*Test del frigorifero: per giudicare il punto di gelificazione rimuovete la marmellata dal fuoco. Versatene una piccola quantità su un piattino freddo e mettetelo pochi minuti in freezer. Se gelifica è pronto.


Procedimento con la pectina:

Se preferite usare la pectina procedete come sopra fino ad aver completato i 45 minuti di cottura, poi lasciate raffreddare la frutta cotta. Una volta fredda pesate 500 gr di zucchero (per 1 Kg di frutta) e unitevi una bustina di pectina 2:1; (nel nostro caso, essendo la frutta 1Kg e 200 gr, sono 550 gr di zucchero.) Aggiungete lo zucchero mescolato con la pectina a freddo alla frutta. Portate ad ebollizione e fate bollire per almeno 3 minuti a fiamma molto alta, sempre mescolando. Il tempo di bollitura va calcolato da quando la frutta giunge a forte ebollizione.Togliete la pentola dal fuoco e mescolate per un minuto, facendo dissolvere l'eventuale schiuma. Continuate come sopra spiegato per distribuirla nei barattoli sterilizzati.









Può essere un regalino goloso da fare per Natale!