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sabato 23 luglio 2016

Cremolata al melone

Più buona di un gelato alla frutta, leggera, senza latte e panna ma solo con acqua, frutta e zucchero. Nonostante questo rimane cremosa: la frutta la fa da padrona. E non è nemmeno uno sciroppo o un succo ghiacciato, si tratta proprio di frutta frullata, mentre la mangi puoi sentirne tutto il suo fresco sapore e la sua consistenza. Stiamo parlando della cremolata, questa volta al melone.
Facile e veloce da preparare, non richiede la gelatiera.
E se vi piace l'idea, provate anche la cremolata di fragole.




Facile




Ingredienti:

1 kg di melone al netto degli scarti
400 g di zucchero
1 bicchiere di acqua (circa 200g)



Procedimento:

E' semplicissimo e non c'è poi molto da dire...
Aprite il melone, privatelo dei semi e della buccia, tagliatelo grossolanamente e mettetelo nel frullatore insieme allo zucchero e all'acqua. Frullate il tutto, versate in un contenitore, chiudetelo con il coperchio o una pellicola e mettete in freezer.
Ogni tanto estraete il contenitore e mescolate la cremolata in modo da rompere i cristalli di ghiaccio. Ripetete quest'operazione per due o tre volte (simulerà in parte quello che fa la gelatiera).
A noi ci sono volute circa 8 ore affinché raggiungesse la giusta consistenza quindi se avete ospiti andate sul sicuro e preparate la cremolata per tempo, anche il giorno prima.
Al momento di servire, tiratela fuori dal freezer con un po' di anticipo per farla ammorbidire poi grattatela con una forchetta come il ghiaccio della grattachecca, infine mescolate e servite.

Potete anche farne dei ghiaccioli versando il composto negli appositi contenitori per ghiaccioli, piaceranno anche ai più piccoli!

mercoledì 13 aprile 2016

Bicchierini di fragole e crema al mascarpone (ovvero...tiramisù alle fragole)

Sicuramente i "puristi del tiramisù" inorridiscono al solo sentir parlare di "tiramisù alle fragole" :) , perché IL tiramisù è quel connubio perfetto tra caffè e crema al mascarpone.
E allora...non chiamiamolo tiramisù! O chiamatelo come volete, ma rimane un delizioso dessert, amato da molti, perfetto anche per chi non beve caffè...per scelta, per gusto o per necessità.
Fresco e avvolgente, assolutamente goloso, facile e veloce da fare. Da servire come fine pasto o gustare nella bella stagione come fresca merenda.




Facile




Ingredienti:

per la crema
2 uova grandi
250 g di mascarpone
50 g di zucchero

per lo sciroppo di fragole
500 g di fragole
2 cucchiai di zucchero
il succo di circa mezzo limone

savoiardi q.b.

fragole (e cioccolato bianco a scaglie) per decorare



Procedimento:

Per lo sciroppo
Lavate le fragole, togliete il picciolo e frullatele (lasciatene una piccola parte per le decorazioni finali).
Versate le fragole frullate in un pentolino insieme allo zucchero e al succo di limone e fate scaldare su fuoco basso finché non si addenserà un pochino.
Spegnete e lasciate raffreddare.

Per la crema
Separate i tuorli dagli albumi.
In una ciotola montate con le fruste elettriche i tuorli insieme allo zucchero fino a quando otterrete un composto gonfio e spumoso, quindi aggiungetevi il mascarpone mescolando bene fino ad ottenere una crema liscia e omogenea.
Montate gli albumi a neve fermissima e incorporateli al composto mescolando a mano (con una paletta di legno o una frusta) delicatamente dal basso verso l'alto in modo da non smontarli.
Mettete la crema in frigo e lasciatela raffreddare un po'.

Composizione
Una volta raffreddato lo sciroppo, prendete i bicchierini e mettete sulla base i savoiardi spezzati a metà e imbevuti nello sciroppo.
(Ve ne serviranno da due a quattro metà a seconda della grandezza dei bicchierini o coppette che userete). Disponete poi uno strato di crema e, a seconda dell'altezza dei bicchierini, procedete con altri due strati, uno di savoiardi e un'ultimo di crema.
Mettete in frigorifero per qualche ora (meglio ancora se preparato il giorno prima) e servite freddo decorando a piacimento con le fragole che avete tenuto da parte, ciuffetti di panna o riccioli di cioccolato bianco...a vostro gusto e fantasia!



E se amate le fragole e i dessert freschi provate anche la cheesecake alle fragole!


domenica 23 novembre 2014

Spiced Apple Chips

Ma che delizia!
Torna il nostro frutto per eccellenza, il simbolo del nostro blog e di ogni buon stregone che si rispetti: la mela. Oggi ve la proponiamo in una versione sfiziosa, simpatica, velocissima da preparare, a parte la cottura in forno. Siete mamme e volete uno spuntino per i vostri figli che nel loro immaginario e nel gusto possa competere con le patatine fritte? Siete alla ricerca di una decorazione a base di mele? Volete stupire i vostri amici con un aperitivo originale? Queste mele fanno per voi. Croccanti, profumate e dolci. I vostri figli si dimenticheranno dell'esistenza delle patate fritte (forse!), i vostri amici vi chiederanno la ricetta e, se ci decorerete un dessert, creerete un unicum speciale.
Mele speziate, croccanti e sfiziose, cotte al forno e senza grassi.



Facile

Ingredienti:

1 Mela
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaino raso di cannella
1 pizzico di noce moscata


Procedimento:

In una ciotolina mescolate zucchero, cannella e noce moscata. Lavate e tagliate la mela a fettine molto sottili usando una mandolina (le fettine dovranno essere più sottili possibile, perché più saranno sottili e più diverranno croccanti).
Disponete le fettine su una teglia ricoperta di carta forno e cospargetele con il mix di spezie e zucchero.
Mettete la teglia nel forno preriscaldato a 100 °C per 30 minuti. Successivamente girate le fette e infornate per altri 30 minuti. Fate molta attenzione quando girate le fette perché sono molto delicate e, sebbene le abbiate posizionate sulla carta forno, potrebbero essersi un po' attaccate. La temperatura può sembrare po' bassa, ma lo scopo della cottura è disidratare le fette, così da dare l'effetto "patatina fritta".
Il tempo di cottura indicato dovrebbe bastare. Appena estratte dal forno le fettine potrebbero essere ancora leggermente morbide ma raffreddandosi finiranno di essiccare.


Ehi, ma il torsolo? Noi non lo abbiamo tolto e l'effetto stella che vedete nelle foto è dato proprio dall'aver sezionato il torsolo, che abbiamo successivamente ripulito dai semi e da eventuali impurità. Se volete potete eliminarlo facilmente con un levatorsoli, in questo caso otterrete un buco centrale regolare.


domenica 16 novembre 2014

Marmellata di mandarini e albicocche secche 2.0

Vogliamo riproporvi la "mandarin's and apricot's jam" pubblicata già in questo blog in un post di ben due anni fa.
È una marmellata di origine anglosassone la cui ricetta originale ci fu data da una cara e delicata signora inglese della Nuova Zelanda. La ricetta era ovviamente tradotta dal sistema di misura anglosassone (qui un utile link) e nel tempo, facendola e rifacendola, siamo riusciti ad adattarla e a trovare la "nostra" ricetta (ovviamente sempre migliorabile :)  ).
Il procedimento è un po' lungo ma ne vale veramente la pena!
È una ricetta paziente, fatta di tanti passaggi più o meno piccoli. Ognuno ha un suo profumo speciale. Quando sbucci i limoni, quando sbucci i mandarini, quando li fai a piccoli pezzettini oppure quando prendi le scorze e le fai in filettini. Tanti passaggi che profumano le mani come poche ricette.
Poi c'è la cottura, l'invasamento, l'immancabile pulizia del pentolone fatta con il pane per non perdere nemmeno una goccia di questa squisita marmellata invernale.
Da gustare in una bella colazione o durante una merenda illuminati dalle luci dell'albero di Natale. Ottima con un bel tè al bergamotto.
Oppure (perché no?) confezionarne tanti vasetti da regalare agli amici per Natale. Cosa c'è di più prezioso di un regalo così delizioso e frutto della propria passione?

Post scriptum: questa marmellata un qualcosa di magico lo ha veramente: unisce un frutto estivo, l'albicocca, ad un frutto invernale, il mandarino. Per questo, nell'impossibiltà di reperire entrambi i frutti freschi, siamo costretti ad usare le albicocche secche. Eppure... una sola volta l'abbiamo fatta magica come solo l'alternarsi delle stagioni e degli emisferi avrebbero potuto renderla tale. In estate (in Italia) dalla Nuova Zelanda ci hanno fatto avere dei mandarini. Il risultato è stato unico.




Difficoltà Media





Ingredienti:

800 g di mandarini (pesati con la buccia)
200 g di albicocche secche
1/2 limone
500 ml di acqua
500 g di zucchero
1 bustina di pectina (io ho usato una bustina di fruttapec 2:1) se non usate la pectina dovete utilizzare 1Kg di zucchero


Procedimento:

Lavate bene i mandarini.
Con un coltello ben affilato togliete, in modo grossolano, la parte di buccia più superficiale stando attenti a non rimuovere anche la parte bianca che, in questa fase, deve rimanere attaccata al frutto.
Fate lo stesso con la buccia del limone.




Tagliate le bucce a striscioline sottili.


Finite di sbucciare i mandarini, scartando e togliendo il più possibile tutta la membrana bianca, poi tagliate gli spicchi in pezzetti (eliminando i semi).
Tagliate in pezzetti anche le albicocche secche e ponetele in una pentola alta insieme alle bucce e agli spicchi di mandarini precedentemente tagliati.



Aggiungete il succo di mezzo limone e 300 ml di acqua (poi ne aggiungerete la restante al bisogno).
Portate il tutto ad ebollizione poi riducete la fiamma e fate cuocere, mescolando di tanto in tanto, finché le bucce diventeranno trasparenti, le albicocche saranno reidratate e si ammorbidiranno e tutta la frutta sarà morbida e ridotta in poltiglia (considerate comunque che la pectina addenserà maggiormente la marmellata).
Spegnete il fuoco e fate raffreddare un po'.

Riponete nel frattempo un piattino in freezer che servirà poi per valutare la consistenza della confettura.
Sterilizzate i vasetti vuoti e puliti facendoli bollire per 10 min e poi riponendoli ad asciugare nel forno caldo a 120°C (invasare nei vasetti ancora caldi).

Mescolate la pectina con lo zucchero e aggiungetela (a freddo o comunque quando sarà stiepidita) alla frutta.
Portate ad ebollizione mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Quando giungerà a forte ebollizione fate bollire per circa 3 minuti a fiamma alta, sempre mescolando. Togliete la pentola dal fuoco e mescolate per un minuto facendo dissolvere la schiuma (o schiumando con la schiumarola).

[Se scegliete di non usare la pectina aggiungete alla frutta 1 Kg di zucchero (in questo caso non sarà necessario far raffreddare la frutta dopo la prima cottura). Portate ad ebollizione e fate cuocere a fuoco basso finché non raggiungerà la consistenza desiderata.]

A questo punto fate il "test del piattino": prendete il piattino che avete messo in freezer e provate a far cadere un cucchiaino di marmellata sul piattino gelato. Se, dopo averlo inclinato, non scivolerà via velocemente allora la marmellata è pronta, altrimenti rimettete sul fuoco e fate bollire per un altro minuto.
Anche se nella pentola sembra liquida non preoccupatevi, si addenserà raffreddandosi.

Con un mestolo versate la marmellata fluida ancora bollente nei vasetti sterilizzati e ancora caldi, riempiendoli quasi fino all'orlo. Chiudeteli, capovolgeteli e lasciateli raffreddare.
Si conserva in luogo fresco e al riparo dalla luce per circa 12 mesi. Dopo alcuni mesi dalla preparazione è normale che la marmellata scurisca.

Dopo l'apertura, naturalmente, i vasetti dovranno essere conservati in frigorifero e la marmellata consumata entro qualche giorno.

domenica 19 ottobre 2014

Confettura di prugne

La scorsa settimana abbiamo trovato delle belle prugne e non abbiamo resistito all'idea di conservare il loro sapore per le nostre colazioni.
Preparare marmellate e confetture è un gioco, un rito. Prima il lavaggio della frutta poi il taglio, poi la cottura. Silvia in questa fase ricorda Topolino nell'apprendista stregone, mescola, controlla, valuta. Poi invasa la marmellata e lì interviene Fabio che, dopo essersi ustionato le mani con i vasetti bollenti, li chiude con la sua forza (?) stregonesca e li capovolge. Nove volte su dieci va tutto bene, ma qualche volta, ahinoi, la confettura fuoriesce dalla filettatura dei vasetti, e allora è un corri corri ad impedire l'evento catastrofico. Il tutto per poter gustare più a lungo il sapore e il profumo della frutta. Finito questo Fabio si immerge nel pentolone per leccar via ogni singolo rimasuglio di confettura. Perché è di un buono, ma di un buono, che sarebbe un vero peccato che ne venisse sprecata anche una sola piccola molecola.

Le foto stavolta sono state "rubate" fugacemente prima di addentare la fetta di pane tostato ancora calda e bere un buon cappuccino! :)






Ingredienti:

1 Kg di prugne (al netto degli scarti)
500 g di zucchero
pectina (io ho usato una busta di fruttapec 2:1) se non usate la pectina dovete utilizzare 1Kg di zucchero
200 ml di acqua
(a piacere, il succo di mezzo limone)


Procedimento:

Lavate le prugne e privatele dei noccioli. Il peso totale della frutta utilizzata dovrà essere al netto degli scarti.
Tagliate le prugne a pezzetti piccoli e mettetele in una pentola grande.
Riponete nel frattempo un piattino in freezer che servirà poi per valutare la consistenza della confettura.

Se scegliete di usare la pectina
Aggiungete alla frutta un bicchier d'acqua (circa 200 ml) e, se vi piace, il succo di mezzo limone. Fate cuocere la frutta finché non diventerà morbida e la consistenza sarà densa (considerate comunque che la pectina addenserà maggiormente la confettura). Lasciate raffreddare.
Mescolate la pectina con lo zucchero e aggiungetela (a freddo o comunque quando sarà stiepidita) alla frutta.
Portate ad ebollizione mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Quando giungerà a forte ebollizione fate bollire per circa 3 minuti a fiamma alta, sempre mescolando. Togliete la pentola dal fuoco e mescolate per un minuto facendo dissolvere la schiuma (o schiumando con la schiumarola).

Se scegliete di non usare la pectina
Aggiungete alla frutta lo zucchero (in questo caso 1 Kg) e, a piacere, il succo di limone. Portate ad ebollizione e fate cuocere a fuoco basso finché non raggiungerà la consistenza desiderata.


A questo punto fate il "test del piattino": prendete il piattino che avete messo in freezer e provate a far cadere un cucchiaino di confettura sul piattino gelato. Se, dopo averlo inclinato, non scivolerà via velocemente allora la marmellata è pronta. Altrimenti rimettete sul fuoco e fate bollire per un altro minuto.
Anche se nella pentola sembra liquida, non preoccupatevi, poi raffreddandosi si addensa.
Asportate con la schiumarola l'eventuale schiuma rimasta.

Con un mestolo versate la confettura fluida ancora bollente in vasetti sterilizzati, riempiendoli quasi fino all'orlo. Chiudeteli, capovolgeteli e lasciateli raffreddare.
Conservateli in luogo fresco, al riparo dalla luce.
Dopo l'apertura, naturalmente, i vasetti dovranno essere conservati in frigorifero e la confettura consumata entro qualche giorno.

domenica 12 ottobre 2014

Crostata con mele e uvetta

"Che fai ragazzina?"
"Preparo una torta per i miei amici nani."
"Dovresti usare una delle mie mele."
"Non so."
"Verrebbe sicuramente più buona, assaggiane una."

La mela morsa è il logo del nostro blog, simbolo di tutte le streghe e stregoni che si rispettino (anche se noi saremmo intervenuti in difesa di Biancaneve :)  ).
Le mele contengono vitamine e antiossidanti, aiutano a prevenire le malattie cardiache e alcuni tumori. Sono anche poco caloriche...cosa volere di più?

E poi sono buone, profumate, dolci!
In questa ricetta le abbiamo usate per fare una crostata un po' speciale insieme all'uvetta, un'altra meraviglia della natura.
Livello di bontà: estremo.
Profumo: ammaliante.
Tempo stimato della durata della torta da quando è pronta a quando finisce: non valutabile... si narra che qualcuno sia riuscita a vederla. Ieri c'era, oggi non c'è più!








Questa crostata, insieme allo strudel di mele, è proprio una dolce coccola autunnale, di quelle che vanno di pari passo con l'arietta più frizzantina della mattina presto e l'accorciarsi delle giornate estive. Il preludio del tempo che verrà, fatto di cappotti, pomeriggi che profumano di tè e biscotti o di cioccolate calde che prenderanno il posto di gelati e granite.
E' il tempo dei colori bruni, gialli e rossicci, delle castagne, della vendemmia e...delle mele! :)
Così ci siamo ispirati alla raccolta dedicata alle mele "Apple Sweet and Salty" di Simona a cui partecipiamo con la nostra ricetta.


(Ricetta tratta da "Dolci e Decorazioni")

Ingredienti:

pasta frolla (per la ricetta cliccate qui)  potete usare anche pasta sfoglia o altri tipi di impasti

600 g di mele (circa 4 mele)
50 g di zucchero
il succo di 1/2 limone
60 g di uvetta
2 biscotti savoiardi (o biscotti secchi)
una spolverata di cannella

1 tortiera con cerchio apribile (o una tortiera per crostata) di 24 cm di diametro


Procedimento:

Imburrate lo stampo. Potete usare una tortiera per crostata oppure una con cerchio apribile, questo vi aiuterà al momento di sformare il dolce.
Sbucciate le mele, privatele del torsolo e tagliatele a cubetti. Fatele cuocere in un tegame, su fuoco bassissimo, con lo zucchero, un cucchiaino di cannella, il succo di limone e l'uvetta per circa 10 minuti, finché saranno un poco ammorbidite. Fatele raffreddare.
Foderate la tortiera con 2/3 della pasta, tenendone da parte i ritagli. Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta (senza arrivare a toccare lo stampo sottostante). Cospargete il fondo con i savoiardi sbriciolati, distribuitevi sopra il composto di mele e uvetta e livellate con un cucchiaio.
Tagliate la pasta rimanente in striscioline e adagiatele sul ripieno.
Fate cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 40 minuti, o comunque finché la pasta non avrà assunto un colore dorato.
Sformate la crostata su un piatto da portata. Fatela raffreddare e, a piacere, spolverizzate la superficie con un po' di zucchero a velo. Servitela fredda o tiepida.


Con questa ricetta partecipiamo alla raccolta "Apple Sweet and Salty" del blog LoveCooking



domenica 14 settembre 2014

Torta esotica di cocco e melone

C'era una volta una ragazza. Una ragazza che non sapeva dell'esistenza del Web e dei blog. Anzi i blog ancora non esistevano ed il Web all'epoca aveva solo 3 anni, e da solo uno era accessibile a tutti. Ma quella ragazza aveva già una grande passione: la cucina, e collezionava libri e enciclopedie su dolci e prelibatezze. Era il '94 ed era poco più che adolescente, ma già all'epoca si divertiva a decorare dolci e a cucinare manicaretti. E su uno di questi libri trovò questa ricetta, estiva come un raggio di sole che bacia il mare, fresca come un goccia di rugiada. Il segreto della magia? I sapori del cocco e del melone che si abbracciano e due dischi ben sostenuti che fungono da "sandwich" ad una splendida mousse.
La ragazza crescendo preparò questo dolce una prima volta per il compleanno dei trent'anni della sorella e poi, divenuta streghetta del blog, la ripropose cinque anni dopo, con l'aiuto dell'inserviente stregone, sempre per il compleanno della sorella.

Auguri Vale.




Media Difficoltà



Dal libro "Dolci e Decorazioni"


Ingredienti:

Per la pasta al cocco

70 g di polpa di noce di cocco grattugiata e liofilizzata chiamata anche farina di cocco (più circa 80 g per lo spolvero)
80 g di mandorle sgusciate
80 g di zucchero
30 g di farina
3 uova

Per la mousse al melone

300 g di polpa di melone (più altri pezzetti per la decorazione)
120 g di zucchero
250 ml di panna da montare
12 g di gelatina in fogli

1 tortiera del diametro di 24 cm
1 tortiera del diametro di 22 cm con cerchio apribile (di cui useremo solo l'anello)


Procedimento:

Accendere il forno a 180°.
Foderare la tortiera più grande con carta forno. Far scottare le mandorle per 1 minuto in acqua bollente, poi scolarle, sbucciarle, asciugarle e tritarle nel mixer insieme alla farina.

Preparare i dischi di pasta al cocco
Montare 1 uovo intero e 2 tuorli insieme allo zucchero, finché il composto diventerà gonfio e spumoso. Incorporarvi il cocco grattugiato, le mandorle tritate e la farina mescolando con un cucchiaio di legno finché il tutto non sarà ben amalgamato.
Montare gli albumi a neve ben ferma e incorporarli delicatamente al composto. Versarne metà nello stampo precedentemente preparato (quello più grande per intenderci) e cuocere in forno per circa 20 minuti. Ripetere poi l'operazione con l'altra metà dell'impasto. I due dischi dovranno essere cotti ma rimanere ancora chiari o appena dorati in modo che siano morbidi e non formino la "crosticina".
Una volta cotti sfornare i due dischi, lasciarli riposare 2 minuti, staccare la carta forno e farli raffreddare.

Nel frattempo preparare la mousse di melone.
Far ammorbidire la gelatina in acqua fredda per 10 minuti o quanto indicato sulla confezione.
Tagliare a pezzetti il melone e frullarlo con lo zucchero fino ad ottenere un composto omogeneo.
Una volta ammorbidita la gelatina scolarla e strizzarla, metterla in un tegamino e farla sciogliere su fuoco bassissimo. Una volta sciolta aspettare qualche minuto che si raffreddi un po'. E' molto importante farla raffreddare un pochino altrimenti a contatto con il composto di melone freddo solidificherà velocemente senza riuscire ad amalgamarla bene.
Riprendere quindi il composto di melone e versarlo in una ciotola, far cadere la gelatina a filo, a poco a poco, mescolando continuamente.
Montare poi la panna e incorporarla a poco a poco nel composto di melone.

Procedere al montaggio della torta.
Imburrare il cerchio apribile dello stampo del diametro di 22 cm e foderarlo con strisce di carta forno (in questo modo il burro farà aderire perfettamente le strisce di carta). Poggiarlo sul piatto da portata dove comporrete (e servirete) la torta.
Pareggiare con un coltello i due dischi di pasta riducendoli al diametro di 22 cm.
Appoggiare un disco sul fondo, versarvi la mousse di melone distribuendola in modo uniforme e coprirla con l'altro disco di pasta.
Riporre la torta in frigo così com'è per almeno 3 ore.

Decorazione
Trascorse le 3 ore (almeno) riprendere la torta dal frigorifero, aprire delicatamente la cerniera e togliere la carta forno.
Distribuire la farina di cocco sulla superficie della torta e decorare a piacere con fettine di melone e cocco.
Servire freddo!

sabato 24 maggio 2014

Crumble di ciliegie

Vi ricordate il crumble di verdure che postammo qualche tempo fa? Beh, era buono. Ma questo lo supera, e lo supera di gran lunga. Quando affondi il cucchiaio senti lo stesso aroma della marmellata di ciliege appena fatta. Le ciliege divetano morbide, rilasciano il loro succo e si sciolgono in bocca. Sopra, la crosta, il crumble dà vigore e consistenza al piatto, con lo zucchero, la farina e il burro, che si colora e si gratinano. A ben vedere questo crumble ha solo il nome e l'aspetto simile al crumble di verdure, per il resto sono due pietanze molto diverse.
Un'altra cosa hanno in comune: sono semplicemente eccezionali.



Facile


Ingredienti: (per 4 cocotte medie)

600 - 800 g circa di ciliegie
100 g di farina
60 g di zucchero
60 g di burro



Procedimento:

Pesate il burro, tagliatelo a pezzetti e riponetelo in freezer.
Lavate e snocciolate le ciliegie. Imburrate leggermente le cocotte e distribuite sul fondo le ciliegie tagliate a pezzetti.
Mettete nel mixer la farina, il burro (freddo di freezer) e lo zucchero e frullate un poco finché il tutto non diventerà sabbioso (non dovrete frullare troppo a lungo o il burro si scalderà).
Coprite le ciliegie con il crumble così ottenuto e ponete in forno preriscaldato a 200° per circa 40 minuti o comunque fin quando non vedrete che la superficie risulterà dorata.
Lasciate raffreddare leggermente e servite direttamente nelle cocotte. L'ideale è gustarlo tiepido, magari accompagnato da una pallina di gelato alla crema!


martedì 20 agosto 2013

Torta fresca alle pesche

Invitati dai miei per una grigliata estiva...il dolce lo porto io. Si, ma cosa? Non so voi ma qui fa caldissimo e ci vuole qualcosa di fresco e leggero. Insomma, a meno che non siate sopra i mille metri, non è certo tempo di strudel caldo o cioccolata.
Io in genere d'estate mangio chili di gelato, si può dire che mi ci faccia il bagno, ma stavolta il pensiero è andato alla frutta. Et voilà!
Una torta dal sapore semplice e delicato, con tutta la bontà della frutta fresca!





Difficoltà media

Ingredienti:

Per la base di pan di spagna

3 uova
zucchero 90 g
farina 75 g
fecola 20 g
vanillina

teglia da 28 cm (per crostata con bordo)

Per la crema

1/2 l di latte
1 uovo
60 g di zucchero
40 g di farina
1 bustina di vanillina (oppure un baccello di vaniglia)
scorza di limone


2 pesche
gelatina per copertura di torte di frutta


Procedimento:

1. Preparate la base di pan di spagna

Sbattete a lungo con uno sbattitore a frusta le uova, lo zucchero e la vanillina, finché diventeranno una massa gonfia e spumosa, giallo chiaro.
Con delle fruste elettriche ci vorranno almeno 15 – 20 minuti, a mano ne serviranno anche 30.
Saranno ben montate quando, come si dice in gergo, “scrivono”. Questo vuol dire che facendo cadere un po' di impasto " a filo" dalla frusta dello sbattitore, non affonderà immediatamente ma resterà sulla superficie come un disegno o - appunto - una scritta.

A questo punto incorporate a poco a poco la farina e la fecola mescolate insieme, setacciandole un po' alla volta e mescolando delicatamente con un cucchiaio di legno o una spatola, con movimenti dal basso verso l'alto in modo che il composto non si smonti.

Versate il composto al centro dello stampo ben imburrato e infarinato, livellatelo bene e cuocete a 160° , in forno già caldo, per 20 minuti in forno chiuso + 5-10 minuti in fessura. Ciò vuol dire che dopo circa 15 - 20 minuti dovrete aprire leggermente il forno e tenere una fessurina aperta, ad esempio infilando un cucchiaio di legno nello sportello, fino a fine cottura (altri 5 - 10 minuti). Regolatevi con il calore del vostro forno perché ogni forno è diverso.

A cottura ultimata lasciate raffreddare un po' a forno spento, poi estraete dal forno, capovolgetelo con tutta la teglia su una gratella e lasciatelo raffreddare del tutto.


2. Preparate la crema pasticcera

Tutto il procedimento per la crema pasticcera lo trovate qui.


3. Assemblate il tutto

Se volete, potete fare una bagna al liquore con 100 g di acqua, 100 g di zucchero e 4 - 5 cucchiai di liquore a piacere: mettete acqua e zucchero in pari proporzioni in un pentolino sul fuoco, fate bollire per 5 minuti poi a fuoco spento aggiungete il liquore. Fate freddare e distribuite con un pennello sulla base di pan di spagna.
(Io questa volta non l'ho fatto perché il pan di spagna era già soffice così e volevo una torta semplice)

Dopo averla fatta un po' raffreddare, distribuite la crema sulla base di pan di spagna, livellate bene e lasciate freddare del tutto.

Lavate le pesche, privatele del nocciolo, dividetele in quarti e tagliatele a fettine sottili con una mandolina distribuendole sulla crema in ordine sparso.

Ricoprite infine con la gelatina di copertura per torte di frutta (io ho usato quella spray, è comodissima, ma va bene anche quella in bustine che trovate facilmente nei supermercati, tipo tortagel paneangeli per intenderci).


domenica 7 luglio 2013

Confettura di albicocche

...per un dolce risveglio

Questa è una storia di incontri.
L'incontro della frutta con il pane e di una allegra e colorata colazione con noi.
E' lunedì mattina, la vostra sveglia vi ricorda con poca gentilezza che dovete alzarvi per andare a lavoro. Ma come? E' già finito il Week End? Come zombie (quelli classici barcollanti) raggiungete la cucina, ancora con un occhio chiuso. Caricate e accendete la macchina del caffè, poi mettete il pane a tostare. Ed ecco che avviene il miracolo. Il profumo del caffè e del pane tostato si espande per tutta la casa, coccola chi è rimasto ancora un po' a letto e voi cominciate a sentirvi già più in forze. Riscaldate il latte e lo unite al caffè. Mettete le fette di pane tostato nei piatti e tirate fuori dal frigo ciò che renderà quel pane, già di per sé profumato e croccante, dolce e colorato: la marmellata. Ora tutto è pronto per voi, per le persone che amate e per cominciare la giornata.
Questa è la stagione, tra gli altri frutti, delle albicocche. Quando sono mature sono dolci e si sciolgono in bocca e trasformate in marmellata potranno allietare colazioni e merende anche nei lunghi mesi invernali.





Difficoltà media

Ingredienti:

1 Kg di albicocche (al netto degli scarti)
500 g di zucchero
pectina (io ho usato una busta di fruttapec 2:1)

il succo di 1 limone (a piacere) 

Procedimento:

Lavate le albicocche e privatele dei noccioli. Il peso totale della frutta utilizzata dovrà essere al netto degli scarti.
Tagliate le albicocche a pezzetti piccoli e mettetele in una pentola grande. Aggiungete, a vostro piacere, il succo di limone. Io l'ho aggiunto la prima volta che ho fatto la confettura ma, a mio gusto, è risultata un po' aspra, quindi la seconda volta ho fatto senza. Ovviamente il sapore dipende anche dal grado di maturazione della frutta, perciò fate voi, secondo i vostri gusti. (Tenete presente comunque che Il limone funge anche da conservante)
Se, come me, utilizzate la pectina, mescolatela con lo zucchero e aggiungetela a freddo alla frutta.
Mettete nel frattempo un piattino in freezer che servirà poi per valutare la consistenza della confettura.

Portate ad ebollizione mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Quando giungerà a forte ebollizione fate bollire per circa 3 minuti a fiamma alta, sempre mescolando. Togliete la pentola dal fuoco e mescolate per un minuto facendo dissolvere la schiuma.

A questo punto fate il "test del piattino": prendete il piattino che avete messo in freezer e provate a far cadere un cucchiaino di marmellata sul piattino gelato. Se, dopo averlo inclinato, non scivolerà via velocemente allora la marmellata è pronta. Altrimenti rimettete sul fuoco e fate bollire per un altro minuto.
Anche se nella pentola sembra liquida, non preoccupatevi, poi raffreddandosi si addensa.
Asportate con la schiumarola l'eventuale schiuma rimasta.

Con un mestolo versate la confettura fluida ancora bollente in vasetti sterilizzati, riempiendoli quasi fino all'orlo. Chiudeteli, capovolgeteli e lasciateli raffreddare.
Conservateli in luogo fresco, al riparo dalla luce.
Dopo l'apertura, naturalmente, i vasetti dovranno essere conservati in frigorifero e la confettura consumata entro qualche giorno.
Ingrediente magico: Albicocche

sabato 29 giugno 2013

Cremolata di fragole di Marty

Con il caldo il piacere del dolce diventa freddo e leggero: via quindi a gelati, semifreddi, crostate di frutta, budini...e chi più ne ha più ne metta! Quando fanno 30° o più, cosa c'è di meglio di una cremolata di frutta?

Fresca, buonissima, facile e veloce da fare, con tutto il sapore e la bontà della frutta estiva. Perfetta anche per chi è a dieta.
Ho avuto la ricetta da una mia carissima amica e, vi assicuro, è eccezionale nella sua semplicità.
Io ho scelto le fragole ma potete farla anche con altri tipi di frutta come pesche o melone.






P.S.- finisce in un attimo e ne vorresti subito un'altra!!! ...è una droga :)

Facile


Ingredienti:

1 kg di fragole (o altra frutta a piacere) al netto degli scarti
500 g di zucchero
1 limone
1 bicchiere di acqua (circa 200g)



Procedimento:

E' semplicissimo e non c'è poi molto da dire...
Lavate le fragole, privatele del picciolo e mettetele nel frullatore insieme allo zucchero, al limone e all'acqua. Frullate il tutto, versate in un contenitore, chiudetelo con il coperchio o una pellicola e mettete in freezer per circa tre ore.
A me ci è voluto molto di più affinché raggiungesse la giusta consistenza (circa 8 ore) ma forse l'avevo messo nella parte bassa del freezer che ghiaccia di meno. Insomma, fate la prova, ma se avete ospiti andate sul sicuro e preparate la cremolata il giorno prima.
Al momento di servire, tiratela fuori dal freezer un po' prima per farla ammorbidire poi grattatela con un cucchiaio come il ghiaccio della grattachecca, infine mescolate e servite.

Consiglio: una volta messa in freezer, ogni tanto estraete il contenitore e mescolate la cremolata in modo da rompere i cristalli di ghiaccio. Ripetete quest'operazione per due o tre volte (simulerà in parte quello che fa la gelatiera).

Potete anche farne dei ghiaccioli versando il composto negli appositi contenitori per ghiaccioli, piaceranno anche ai più piccoli!



Fragole