mercoledì 30 ottobre 2013

Trittico di riso, farro e orzo con mele e speck

Piatto tipico del Trentino Alto Adige, forse un po' insolito ma davvero gustoso, dove la dolcezza delle mele incontra il sapore più intenso dello speck.
L'abbiamo assaggiato la prima volta proprio in Trentino e subito ci ha conquistati! Facile da fare, può essere un piatto unico per la sua completezza o un primo piatto corposo che sicuramente stupirà i vostri ospiti per la sua originalità.


P.S. - Ormai lo sapete, io il risotto lo faccio con la pentola a pressione...il mio è un ris8 in 8 minuti! :)
Voi scegliete il metodo che preferite, tanto è lo stesso e verrà bene in ogni caso!



Facile


Ingredenti: (per 4 persone)

320 g di misto 3 cereali: riso, farro e orzo
1 cipolla
4 cucchiai di olio e.v.o.
100 g di speck
2 mele
1 bicchiere scarso di vino bianco (150 ml)
50 g di parmigiano
brodo (300 ml per la cottura in pentola a pressione, circa 1lt per la cottura tradizionale)
qualche fiocchetto di burro


Procedimento:


Sminuzzate la cipolla finissima e fatela soffriggere direttamente nella pentola a pressione con un poco d'olio finché non imbiondisce. Nel frattempo tagliate lo speck a listarelle (o a cubetti, come preferite), sbucciate le mele, privatele del torsolo e tagliatele a tocchetti.
Unite il riso al soffirtto e fatelo tostare per un paio di minuti mescolando con un cucchiaio di legno. Potete considerare tostato il riso quando comincerà a fare un po' di attrito nel girarlo.
Versate il vino e lasciate sfumare a fuoco vivace. Aggiungete lo speck, le mele e  il brodo già caldo, mescolate e chiudete la pentola a pressione. Mettete su fuoco vivace fino al fischio della valvola, a questo punto abbassate il fuoco al minimo e cuocete per 8 minuti.
Spegnete il fuoco, fate uscire tutto il vapore e aprite il coperchio. Se il brodo non si fosse ritirato del tutto lasciate su fuoco basso per qualche altro minuto e fate finire di assorbire lasciando comunque il risotto morbido e cremoso.
Una volta raggiunta la giusta consistenza aggiungete qualche fiocchetto di burro e il parmigiano.
Impiattate e servite ben caldo.


Se non avete la pentola a pressione o siete "fans" del metodo tradizionale, aggiungete 2 mestoli di brodo,  quando si sarà assorbito altri due mestoli e così via  fino a completa cottura (fate attenzione, la quantità di brodo sarà superiore a quella usata per la pentola a pressione). Consiglio di aggiungere le mele a circa metà cottura altrimenti si sfalderanno.

venerdì 25 ottobre 2013

Torta pan di Spagna e lemon curd

Se avete provato a fare la torta fresca alle pesche e il lemon curd questa torta ormai sarà un gioco da ragazzi :), se non l'avete fatto niente paura, potrebbe essere l'occasione perfetta!




Media Difficoltà

Ingredienti:

Per la base di pan di spagna

3 uova
zucchero 90 g
farina 75 g
fecola 20 g
vanillina

teglia da 28 cm (per crostata con bordo)


Per il lemon curd:

1 foglio di gelatina ( 2 g )
75 – 100 ml di succo di limone fresco, è circa il succo di 2 limoni
100 g di burro
2 uova
150 g di zucchero semolato
la scorza grattugiata di due limoni


Per la bagna:

50 g di acqua
50 g di zucchero
2/3 cucchiai di limoncello



Procedimento:

Poche parole per il procedimento perché vi ho già scritto tutto nei precedenti post.
Per la base di pan di spagna trovate tutto qui.
Il lemon curd invece eccolo qui.
Cosa dovete fare? Semplicissimo.

  1. Preparate la base. 
  2. Fate una bagna con 50 g di acqua, 50 g di zucchero e 2/3 cucchiai di limoncello: mettete acqua e zucchero in pari proporzioni in un pentolino su fuoco basso, fate bollire per 5 minuti, poi a fuoco spento aggiungete il liquore. Lasciate raffreddare.
  3. Preparate il curd. 
  4. Mentre il curd si raffredda un pochino spennellate la base di pan di spagna con la bagna al limoncello.
  5. Versate il curd (ancora caldo o tiepido altrimenti solidificherà troppo) sulla base.
  6. Fate freddare, coprite con un coperchio da tortiera o, se non lo avete, con un'insalatiera e riponete in frigorifero.
  7. Per la decorazione tagliate un limone a fettine sottili e ogni fettina a metà. Adagiate le fettine su un foglio di carta assorbente e ponetene un altro sopra in modo da assorbire un po' di liquido. Io, dovendo decorare la torta diverse ore prima, ho messo le fettine di limone su una teglia coperta di carta forno e le ho lasciate in forno a 100 - 125 °C per 15 minuti circa. Le fettine non devono seccare ma solo "asciugare" un po' in modo da non rilasciare liquido. Molto carino per la decorazione è anche l'effetto che si ottiene utilizzando fettine di lime.
  8. Servite.
  9. gustate...
  10. gustate...


Con questo post partecipiamo al contest "La Torta della Domenica" di Le cosine buone


domenica 20 ottobre 2013

Halloween pumpkins cupcakes

Dolcetto o scherzetto?

Si avvicina la notte delle streghe e come potevamo esimerci proprio noi dal fare un dolcetto per Halloween nella nostra cucina?
Allora preparate il calderone, procuratevi ali di pipistrello, polvere di dente di drago, coda di rospo e 4 o 5 bacche violette. Dovrete poi pronunciare due volte la frase "All-Hallows-Eve" da cui ha origine la parola Halloween :)


La base per questi dolcetti è la ricetta dei cupcake al cioccolato che trovate qui. Potete anche prepararli il giorno prima e decorarli il giorno successivo.
Noi abbiamo scelto di decorarli con jack-o'-lantern che, secondo la leggenda, era un fabbro irlandese astuto, avaro e ubriacone. Per due volte Jack riuscì grazie alla sua astuzia ad ingannare il Diavolo che voleva prendersi la sua anima, stringendo infine un patto con lui affinché gli risparmiasse la dannazione eterna. Quando morì però Jack fu rifiutato dal paradiso per i tanti peccati commessi nella sua vita e, presentandosi all'inferno, il Diavolo gli ricordò il patto e lo mandò via ben felice di lasciar errare la sua anima. Jack obiettò che era freddo e buio e il Diavolo gli tirò un tizzone ardente, eterno in quanto proveniente dall'inferno. Jack mise il tizzone all'interno di una rapa e da quel momento la sua anima vaga tormentata alla ricerca di riposo.
Halloween è il giorno in cui Jack va a caccia di un rifugio, perciò le persone di ogni paese appendono fuori dalla porta una lampada, per ricordare a Jack che la loro casa non è posto per lui. 


Difficoltà Media



Ingredienti: (per circa 8 muffins)

40 g di burro
120 g di zucchero semolato (se vi piace un po' più dolce anche 150 g)
120 ml di latte
120 g di farina
30 g di cacao amaro
1 uovo intero
1 bustina di vanillina
8 g circa di lievito (1 cucchiaino e mezzo)

Il procedimento è lo stesso dei cupcakes che trovate qui.


Decorazione


Per la crema al burro (per fare l'erba)

125 g di burro
15 g zucchero a velo
colorante alimentare verde (oppure unite il blu e il giallo)

per la crema pasticcera:
¼ l di latte
1 uovo
40 g di zucchero
30 g di farina o amido di mais

Preparate la crema pasticcera e lasciatela raffreddare completamente.
Utilizzando le fruste elettriche montate il burro morbido a temperatura ambiente con lo zucchero a velo, fino ad ottenere un composto liscio e spumoso. Unite la crema ormai a temperatura ambiente e azionate di nuovo le fruste fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungete il colorante alimentare verde fino a raggiungere la gradazione di colore voluta. Va benissimo anche unire il blu e il giallo.
Prima di decorare lasciate la crema in frigorifero per almeno 20 - 30 minuti in modo che il burro, raffreddandosi, indurisca. Poi decorate con la sac à poche usando la bocchetta adatta per l'erba. Una volta decorati, tenete i cupcakes in frigorifero.



Per le zucchette (Jack-o'-lantern)

fondente (o pasta di zucchero) arancione
liquirizia (lacci o rotelle)
colorante alimentare scuro (marrone o nero) per disegnare la faccia
uno stuzzicadenti

Più facile a farsi che a dirsi e le immagini spiegano meglio di mille parole :)
  • fate delle palline con la pasta di zucchero arancione
  • schiacciatele leggermente e fate un foro con uno stuzzicandenti nella parte superiore, allargandolo un pochino con un movimento rotatorio in modo da poter poi inserire il picciolo
  • utilizzando il fianco dello stuzzicadenti (non la punta) imprimete dei solchi radialmente dall'alto verso il basso ripassandoci anche più volte fino a dare la forma di una zucca. Dovrete solo imprimere e non incidere la pasta.
  • tagliate i lacci di liquirizia in modo da avere tanti piccoli "cilindretti" anche un po' irregolari ed infilateli nel foro aiutandovi con lo stuzzicadenti.
  • infine disegnate la faccia bagnando appena lo stuzzicadenti nel colorante nero (o marrone) e lasciate asciugare.

Sistemate le zucchette così ottenute "sul prato" ed avrete sui cupcakes un campo di zucche! :)

martedì 15 ottobre 2013

Strudel rustico con carne e funghi

Se cercate la parola strudel su un vocabolario di tedesco scoprirete che significa vortice, mulinello. Il nome si adatta a meraviglia a questo piatto, sia nella sua versione classica e più conosciuta, lo strudel di mele, sia in tutte le sue possibili e immaginabili varianti, comprese quelle salate. La pasta si arrotola intorno al ripieno e questo crea l'effetto vortice. Ma è anche un vortice di profumi e di sapori.

Silvia era già da un po' che voleva farlo (e se avrete la pazienza di leggere vi racconterà la storia della ricetta), e io che impazzisco per le torte salate mi sono cimentato in prima linea con lei tra scodelle e forno con ancora più entusiasmo del solito, al punto da arrogarmi il diritto di essere io l'autore dell'articolo! :)

Fabio P


Storia di una ricetta

In realtà la storia è molto semplice: quattro chiacchiere "culinarie" in ufficio con una collega, che prima di pranzo già ti mettono fame e ti fanno venire l'acquolina in bocca, pregustando un appetitoso strudel di carne visto in qualche immagine su internet. Uno scambio di consigli dati dall'esperienza, un po' di fantasia nel mettere tutto insieme rivisitando la ricetta e adattandola al proprio gusto. E da qui al profumo che si spande per casa è un attimo :)

Silvia


Media difficoltà


Ingredienti: (per 6/7 persone)

1 confezione di pasta sfoglia (230 g)
250 g di carne macinata
50 g di mortadella
1 patata media (150 g)
1 uovo
150 g di funghi (al netto degli scarti)
30 g di auricchio dolce (o altro formaggio)
prezzemolo
sale
olio evo


Procedimento:

Pulite i funghi, tagliateli a fettine e cuoceteli in una padella con olio e sale. Lessate la patata, riducetela in purea e mettetela in una ciotola. Unite la carne macinata, la mortadella tritata al mixer, l'uovo (conservando un po' di tuorlo per la spennellatura finale), il prezzemolo tritato e mescolate il tutto. Se l'impasto dovesse risultare troppo morbido aggiungete un po' di pane grattugiato. Aggiustate di sale ma senza esagerare perché mortadella e formaggio sono già saporiti.

Stendete la sfoglia dandole una forma rettangolare, eventualmente ritagliate i bordi per renderla più regolare e tenete da parte le striscioline rimaste che potrete poi usare per la decorazione. 
Distribuite il composto lasciando un margine di circa 2 centimetri di pasta scoperta su 3 lati (due lati corti e un lato lungo).


Distribuite uniformemente sulla superficie i funghi e il formaggio tagliato a dadini.


Ripiegate i lembi di pasta scoperti bagnando con poca acqua (con le dita) i bordi che dovranno attaccarsi fra di loro.


Arrotolate.


Decorate a piacere lo strudel con le striscioline di pasta tenute da parte e spennellate con il tuorlo d'uovo.


Cuocete in forno preriscaldato a 180° C per circa un'ora.



giovedì 10 ottobre 2013

Biscotti con farina di riso



Avevo voglia di sperimentare e da un po' mi incuriosiva la farina di riso, le sue proprietà e i suoi possibili impieghi in cucina. (se vogliamo dirla proprio tutta, questa curiosità si è unita alla voglia di provare la pistola sparabiscotti :) ma questa è un'altra storia)
La mia idea era di fare dei biscotti interamente con la farina di riso, tra l'altro completamente "gluten-free"(senza glutine) e quindi perfetti anche per chi soffre di celiachia.
Il basso contenuto proteico della farina di riso (6 -7%)  la rende poco adatta alla panificazione ma adatta alla preparazione di biscotti e pasta frolla, in cui non è necessaria la formazione della maglia glutinica indispensabile invece nei lievitati.
Cercando in rete ho letto diverse ricette...alcune prevedono molto burro, altre uniscono alla farina di riso la farina di grano (e io volevo solo farina di riso), altre ancora prevedono solo albumi o solo tuorli così che rimane sempre qualcosa da riutilizzare in una diversa ricetta...per cui ho deciso di farne una "mia" (e dare il via alla mia personale sperimentazione :)  )
Sono venuti dei biscotti profumati, in cui si sente subito l'aroma di vaniglia e limone, friabili e delicati. L'unica cosa è che li ho trovati un pochino "granulosi", avete consigli?
Continuerò a sperimentare... :)




Facile

Ingredienti: (per circa 60 biscotti)

175 g farina di riso
1 uovo
70 g di zucchero
70 g di burro
una bustina di vanillina
5 g di lievito (un cucchiaino)
buccia grattugiata di limone


Procedimento:

In una ciotola lavorate il burro morbido a temperatura ambiente con lo zucchero e la vanillina finché il burro e lo zucchero non si saranno amalgamati fra di loro formando un composto spumoso. Unite poi l'uovo  e amalgamate bene il tutto.
Aggiungete la scorza di limone e, a poco a poco, la farina setacciata con il lievito.
Impastate velocemente finché l'impasto non comincerà a staccarsi da solo dalle pareti della ciotola e formate una “palla”.
Avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigorifero per una mezz'oretta.

Se usate la pistola sparabiscotti l'impasto dovrà essere sufficientemente consistente da mantenere la forma ma non troppo duro altrimenti farà fatica a scorrere. Basterà un po' di esperienza per capire ad occhio la giusta consistenza.
In generale, se volete aumentare la consistenza potete aggiungere un po' di farina o riporre l'impasto in frigorifero. Viceversa, per rendere l'impasto più morbido, fluido e liscio potete aggiungere un po' di latte.
Qui trovate maggiori informazioni e consigli su questa simpaticissima "macchinetta per biscotti".

Se invece non avete la sparabiscotti niente paura, procedete come al solito, stendete la pasta col mattarello fino ad uno spessore di circa 5 mm e usate degli stampini per la formatura.
A piacere potete spolverare i biscotti con un po' di zucchero (semolato o di canna).
Disponeteli infine su una teglia foderata con carta forno e infornate in forno preriscaldato a 180° per 10-15 minuti, fino a doratura.



...e la storia continua
Grazie anche ai vostri preziosi consigli e suggerimenti abbiamo sfornato altri biscotti e questa volta ne siamo pienamente soddisfatti!! Li trovate in un nuovo post, che dedichiamo in particolar modo a tutti voi che ci avete scritto portando la vostra esperienza e, in generale, allo spirito di condivisone che è sempre fonte di ricchezza per tutti. Andate a sbirciare, provate questa nuova ricetta (ne vale davvero la pena!) e fateci sapere se vi è piaciuta!




Se vi piacciono i dolci con la farina di riso provate anche la nostra ciambella all'arancia!


domenica 6 ottobre 2013

Straccetti con carciofi e una piccola sorpresa letteraria

Un piatto semplice eppure gustoso. Per fare gli straccetti abbiamo usato fettine di vitello tagliate molto sottili, adatte per il carpaccio. Cucinarle insieme ai carciofi aiuta a farle rimanere morbide, in più si arricchiscono dell'aroma unico di questo splendido ortaggio, che come recitava Ernesto Calindri nei caroselli del Cynar, amaro a base di carciofo,  aiuta a vivere meglio "contro il logorio della vita moderna". Guest star della ricetta: la vivace mentuccia.
PS: il cynara è il genere a cui appartiene il carciofo, il cui nome è cynara scolymus.




Facile


Ingredienti:  (per 2 persone)

200 g di straccetti di vitello
400 g di carciofi al netto degli scarti
Mentuccia
Sale
Olio q.b (io ne ho usati quattro cucchiai)



Procedimento:

Pulite i carciofi eliminando le foglie più esterne e tagliando le punte. Dividete i carciofi in quattro. Se i quarti sono molto grandi potete anche tagliarli in listarelle. Se li avete potete anche utilizzare i gambi. 
Mettete l'olio (io ne ho versato due cucchiai, ma sta a voi decidere quanto olio usare) in una padella abbastanza ampia e unite i carciofi. Salate e aggiungete la mentuccia. Durante la cottura dei carciofi, per renderli più morbidi, aggiungete ogni tanto un mezzo bicchiere d'acqua. Aspettate che i carciofi siano pronti, ve ne renderete conto perché diventeranno morbidi. 
Spostate i carciofi dalla padella ad un piatto, versate un altro po' d'olio (io ne ho versato altri due cucchiai) e stendette sulla padella, a fuoco spento, il carpaccio tagliato a strisce, cioè fatto a straccetti. Questa fase è delicata per quanto riguarda la riuscita "estetica" del piatto, perché il carpaccio, soprattutto se fatto a straccetti, se non ha una prima fase di cottura controllata e delicata tende ad arricciarsi. Quando tutte le striscioline saranno distese sulla padella in modo ordinato salate e rimettete sul fuoco a fiamma bassa. La carne tenderà a cuocersi molto velocemente. Nei primi istanti dovete con un cucchiaio di legno staccare tra di loro gli straccetti che invece tenderanno ad incollarsi. Subito dopo unite i carciofi nella padella, mescolate tutto e cuocete in fin quando la carne non è pronta... questione di attimi.

Oltre che stregone in cucina, sono anche apprendista scribacchino e in passato alcuni miei racconti sono stati pubblicati in alcune antologie. Ho questa passione. Finora però lo stimolo a scrivere era dato da eventi: un concorso, un'antologia... un evento. Eppure ci sono storie e personaggi dentro di me che premono per emergere. Finalmente ci sono riuscito. Finalmente ho scritto un racconto per me, perché avevo urgenza di scrivere, senza pensare a pubblicazioni o a quanti lo leggeranno. Sentivo che lo dovevo a me, al mio piacere di scrivere, e, vi sembrerà strano, anche alla storia che avevo in mente e ai personaggi: ora esistono.

Senza vincoli di concorsi, temi e formati predefiniti mi sono potuto cimentare nel mio genere preferito: la fantascienza. Il racconto che ho scritto è di fantascienza post apocalittica, con una vena di romanticismo, e con tanto di pan di Spagna, visto che come autore traggo spunto da tutto il mio vissuto, quindi anche dalla cucina. 

Se ci fosse una quarta di copertina sarebbe questa:

Quando la nostra civiltà è caduta io sono scappato. Sono un vigliacco, lo so. Non cerco giustificazioni, nemmeno assoluzioni. Potevo rimanere in città, ma per quanto sarei sopravvissuto ai saccheggi e alle violenze? Lottare per un pezzo di pane, uccidere per una bottiglietta d'acqua... non faceva per me. Ero un debole e ho preferito darmela a gambe. Ho preferito fuggire in un posto isolato e cercare di sopravvivere come un novello Robinson Crusoe. In realtà aspettavo solo la morte. Poi è arrivata lei. Lei non è proprio come me e te che leggi. Beh, ho deciso di accompagnarla nel suo viaggio. Da quel momento è cambiato tutto.

Scarica il racconto  in formato pdf
Scarica il racconto nei formati epub (per la maggior parte degli ereader) e mobi (per i Kindle). In caso di problemi di visualizzazione con gli ereader, lasciatemi un commento.

martedì 1 ottobre 2013

Lemon (lime or orange) curd

Immaginate una cremina al limone molto versatile, che può essere conservata in vasetti in frigorifero - anche se per brevi periodi - che può essere spalmata sul pane, come una marmellata, o può essere usata per riempire bignè o farcire torte e crostate, come una classica crema pasticcera al limone.
Stiamo parlando del lemon curd, una ricetta di origine anglosassone, dove curd sta per cagliata.
Può essere a base di limoni, ma anche di arance o lime. Se siete amanti di questi frutti sicuramente vi conquisterà.






Media difficoltà

Ricetta dal libro "Sweet indulgence"

Ingredienti:

1 foglio di gelatina ( 2 g )
75 – 100 ml di succo di limone fresco (di lime o di arancia), è circa il succo di 2 limoni
100 g di burro
2 uova
150 g di zucchero semolato
la scorza grattugiata di due limoni (lime o arancia)

Procedimento:

Mettete il foglio di gelatina in acqua fredda per 10 minuti in modo da ammorbidirlo.
Lavate i limoni, grattugiatene la buccia, tenetela da parte ed estraetene il succo.
Mettete in una casseruola su fuoco dolcissimo il succo di limone con il burro finché il burro non sarà sciolto, poi fatelo raffreddare un po'.
Nel frattempo sbattete le uova con lo zucchero. Lentamente aggiungete il composto di burro e succo di limone, continuando sempre a mescolare.
Filtrate il tutto attraverso un colino a trama grossa versandolo di nuovo nella casseruola.
Cuocete dolcemente a fuoco basso mescolando costantemente finché il composto non comincerà ad addensarsi e velerà il cucchiaio. Ci vorranno pochi minuti. Importante: fate attenzione a non portare ad ebollizione o caglierà.
Rimuovete dal fuoco, aggiungete la scorza di limone, strizzate la gelatina precedentemente ammollata in acqua e aggiungetela alla crema mescolando finché non sarà completamente dissolta.

Il curd può essere utilizzato per dolci su basi di frolla, pan di spagna, pàte gènoise...oppure tenuto in vasetti di vetro (da consumare comunque entro qualche giorno).