mercoledì 27 febbraio 2013

"Lu ferre" ovvero il ferro per le ferratelle



Questo oggetto, per me affascinante per storia e tradizione, è il ferro con cui vengono preparate le ferratelle.
Le ferratelle (o neole o cancelle o pizzelle) sono dolci tipici Abruzzesi e Molisani simili a delle cialde, fatti con pasta da biscotto colata e cotta tra una doppia piastra arroventata sul fuoco.
Stringendo l'impasto tra le due piastre il dolce assume la forma caratteristica data dalle nervature del ferro.
Il nome (ferratelle o cancelle) deriva proprio dalla trama a rombi (o cancello).
I ferri che si trovano in commercio (anche sul web) sono di varie forme: rettangolari, romboidali, rotondi, a cuore, a triangoli o ventagli tipo waffel, a rete sottile o più profonda (così che le ferratelle saranno più croccanti o più morbide).
Esistono anche i ferri elettrici ma io preferisco quelli "manuali", un po' per tradizione e un po' perché quello elettrico non mi ha dato molta soddisfazione.

Il ferro manuale dev'essere oliato con un pennello da cucina da entrambe le parti.
Porlo poi sul fornello medio della cucina a gas, a fiamma bassa, e farlo scaldare bene da entrambi i lati (cosa molto importante).
Quando sarà ben caldo (con l'esperienza sarà più facile trovare la temperatura ottimale di lavorazione), aprirlo e versarvi una cucchiaiata dell'impasto, poi chiuderlo ed esercitare una lieve pressione con i manici di legno. Contare circa 60 secondi da una parte e 60 secondi dall'altra. Aprire lo stampo e, se la ferratella sarà colorita, staccarla aiutandosi eventualmente con un coltello.

"Lu ferre" veniva portato tradizionalmente in dote dalla donna infatti, nella parte centrale, recava incise le iniziali della futura sposa. In Abruzzo e in Molise se ne trovano di multisecolari.
Inoltre tradizione vuole che le ferratelle venissero cotte da un lato per il tempo di un Ave Maria e dall'altro di un Pater Noster :)




venerdì 22 febbraio 2013

Panini al latte

Fare il pane è una di quelle cose che sa proprio di casa, di tradizioni antiche e di quella bontà che si trova solo nelle cose semplici.
La ricetta è sua e quando si tratta di lievitati con una delle sue ricette non si sbaglia mai.
Ne vengono dei panini meravigliosi, morbidissimi e soffici come una nuvola.
Sono ottimi con la marmellata a colazione, imbottiti con salumi e formaggi (magari per un buffet!), spalmati con un velo di burro oppure semplici e buonissimi così come sono!





Difficoltà media

Ingredienti:

500 g di farina (manitoba e 00 al 50%)
300/325 ml di latte
40 g di burro
20 g di zucchero
8 g di lievito di birra fresco
10 g di sale
1/2 cucchiaino di miele

latte per pennellare
semi di sesamo (a piacere)

Procedimento:

Intiepidite il latte e scioglietevi il lievito e il miele. Lasciate riposare 10 minuti e nel frattempo setacciate insieme le due farine in una ciotola grande (o direttamente sulla spianatoia, a fontana), unite anche il sale e versate il latte a poco a poco finché non sarà assorbito. Aggiungete lo zucchero e il burro morbido a temperatura ambiente e impastate bene il tutto.
Mettete a lievitare nel forno spento per circa 2 ore, o comunque fino al raddoppio.
A questo punto riprendete l'impasto, sgonfiatelo un poco e fate le pieghe del secondo tipo come spiegato qui. Coprite e lasciate riposare per circa 20 minuti. Poi, senza maneggiare troppo l'impasto, formate i panini e poneteli sulla placca del forno coperta di carta forno. Fate riposare 10 minuti, pennellateli con un po' di latte e a piacere spolverate con i semi di sesamo. Lasciate lievitare ancora un'ora e poi infornate a 180° fino a doratura.

Appena freddati, poneteli in un sacchetto per alimenti e si manterranno morbidissimi anche il giorno dopo.

domenica 17 febbraio 2013

Spezzatino di vitello con patate e fagioli rossi

"Ehi Gringo, porta il tuo sporco muso lontano da qui!"
"Ma come parli?"
"Dimmi, hai visto Bambino da qualche parte?"
"Ma di che bambino vai cianciando? Non ho visto nessun bambino."
"Non me la racconti giusta Gringo, ma quant'è vero che mi chiamo Trinità ti farò sputare il rospo."
"E' fuori di testa!"
"Ora basta, o dovrai vedertela con la mia sputa fuoco."
"Ecco appunto, passami la carota."
"MA... COME... NO... ma non mi porterai via anche i proiettili."
"Ah, i fagioli, quasi dimenticavo. "
"PERO'..."
"Dammi una mano e smettila di giocare al cow boy!"
"Ehm... sai com'è... fagioli, spezzatino, patate... che sapori e che buono. E poi non si direbbe, ma è proprio delicato; la carne è tenera e le patate che un po' si sfaldano formano una cremina che lasciare nel piatto sarebbe un peccato! E poi guarda la foto qui sotto... mi sentivo Trinità a mangiare questo piatto. "

(Se non sai chi è Trinità clicca qui.)


La ricetta è sua e la riuscita è ottima! Da leccarsi i baffi :)
Facile


Ingredienti (per 4-6 persone):

600 grammi di spezzatino di vitello
150 grammi di fagioli rossi
1 carota
1 gambo di sedano
1 cipolla
olio extravergine d’oliva q.b.
250 ml di passata di pomodoro
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
2 patate
1 dado vegetale
un pizzico di peperoncino
sale e pepe q.b.

Procedimento:

Fate soffriggere le verdure triturate nell'olio extravergine di oliva. Aggiungete i bocconcini di vitello e fateli rosolare a fuoco vivace fin quando non saranno tutti scottati. Aggiungete la passata di pomodoro e tanta acqua quanto il peso della passata. Mescolate e fate cuocere per circa dieci minuti.
Nel frattempo tagliate le patate a dadini non troppo piccoli e metteteli nella pentola con la carne. Unite a questo punto il concentrato di pomodoro, il dado per insaporire e aggiustate di sale e pepe.
Se il sugo risulta troppo denso aggiungete un po' di acqua tiepida. Coperchiate e fate cuocere a fuoco basso per circa un'ora. Aggiungete poi i fagioli rossi, scolati della loro acqua di conserva, e fate cuocere ancora per una ventina di minuti circa. Se vi ci piace aggiungete un pizzico di peperoncino e servite ben caldo.


mercoledì 13 febbraio 2013

Capitan KUK - l'eroe della frutta e della verdura

Capitan KUK è il paladino del Ministero della Salute creato per i più piccoli. E' l'eroe della frutta e della verdura protagonista del nuovo cartone animato in onda dal 18 febbraio tutti i sabati e le domeniche alle 8.50 su Rai Yo Yo.


Francesco, un bambino di 10 anni, è il coraggioso KUK che, insieme alla sua sorellina Chiara, aiuta re Mabù e i pacifici isolani del regno fantastico di Health a combattere il cattivo Golosix. 
Riusciranno a risolvere i problemi di salute della popolazione causati da Golosix e a sconfiggere la sua ciurma di pirati? :)

La sigla, divertente ed energica, è stata curata e cantata da Daniele Silvestri e potete ascoltarla qui.





venerdì 8 febbraio 2013

Cupcakes cioccolato e caffè...S.Valentino style

Personalmente non sono una grande fan del giorno di S.Valentino, preferisco un giorno qualsiasi per una cenetta a due, una sorpresa o un "dolce" pensiero. Ma che sia S.Valentino o no ecco un dolcetto romantico e goloso per terminare il menu e coccolare il vostro lui ... o la vostra lei! :)
Cucinare per chi si ama è sempre una bellissima coccola, ma ancora più bello è cucinare insieme!
Sarà perché sono piccole tortine, sarà per la decorazione, i cupcakes si prestano perfettamente per S.Valentino.
Sono dolcetti di origine statunitense, in genere cucinati negli stessi stampi dei muffins e decorati con glassa, cioccolato, crema al burro, ecc.
Devono il loro nome (cupcake letteralmente vuol dire "torta in tazza") alla dimensione e alla tradizione secondo cui questi dolcetti venivano cotti in tazze o casseruole.

Buon S.Valentino!!! 










e per una colazione romantica...un romantico cappuccino! :)



Media difficoltà





*valori nutrizionali dei muffins senza decorazione


Ingredienti: (per circa 8 - 10 muffins)
40 g di burro
120 g di zucchero semolato
120 ml di latte
120 g di farina
30 g di cacao amaro
1 uovo intero
1 bustina di vanillina
8 g circa di lievito (1 cucchiaino e mezzo)


Procedimento:

Unite il burro, morbido a temperatura ambiente, con lo zucchero e la vanillina e sbattete bene con uno sbattitore elettrico finché il composto non diventerà morbido e cremoso.
In una brocchetta graduata o in un altra ciotola sbattete con una forchetta il latte e l'uovo intero. Versate il composto di latte e uovo nel contenitore con il burro e lo zucchero e amalgamate il tutto.
Mischiate in una ciotola la farina, il lievito e il cacao e poi, setacciandoli, uniteli al composto a poco a poco continuando a mescolare.
Distribuite il composto negli stampini per muffins o, cosa migliore secondo me, nei pirottini disposti nell'apposito stampo da muffins. Riempite i pirottini per circa 2/3 e infornate in forno preriscaldato a 180° per circa 20 minuti (fate comunque la prova stecchino!)
A cottura ultimata spegnete il forno e lasciate i muffins dentro ancora per 5 minuti con lo sportello aperto, dopodiché estraeteli e lasciateli raffreddare completamente (se ce l'avete usate una gratella).


Decorazione


Crema al caffè

125 g di burro
15 g zucchero a velo
qualche cucchiaino di caffè solubile (3 o 4 o secondo il vostro gusto)

per la crema pasticcera (¼ di dose):
¼ l di latte
1 uovo
40 g di zucchero
30 g di farina o amido di mais

Preparate la crema pasticcera e lasciatela raffreddare completamente.
Utilizzando le fruste elettriche montate il burro morbido a temperatura ambiente con lo zucchero a velo, fino ad ottenere un composto liscio e spumoso. Unite la crema ormai a temperatura ambiente e azionate di nuovo le fruste fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungete il caffè solubile mescolando con un cucchiaio di legno finché non sarà completamente disciolto.
Prima di decorare lasciate la crema al caffè in frigorifero per circa 20 - 30 minuti, poi decorate con la sac à poche.


Cuoricini di cioccolato

50 g circa di cioccolato fondente

Formate con la carta forno un conetto (come questi) e una striscia dove "disegnerete" i vostri cuori.
Sciogliete a bagnomaria un po' di cioccolata fondente (io ne ho sciolto 50 g avendo usato la rimanente come copertura di una parte dei cupcackes). Versate la cioccolata fusa nel conetto (se lo avrete fatto ben stretto alla punta non colerà), richiudetelo sopra ripiegando la carta e, se serve, tagliatene leggermente la punta con le forbici.
Finché la cioccolata sarà ancora calda risulterà scorrevole, una volta fredda indurirà nuovamente nel conetto e non sarà più possibile disegnare.
Disegnate i cuori sulla striscia di carta forno precedentemente preparata usando il conetto come una piccola sac à poche. Potete sbizzarrirvi e disegnare forme diverse o anche lettere!
Mettete la striscia di carta dove avete disegnato i cuori nel freezer fino al momento di ultimare la decorazione dei cupcackes.






Con questa ricetta partecipiamo al contest di "Le cosine buone"


domenica 3 febbraio 2013

Torta rustica con le verdure

La torta rustica alle verdure è una delle prime ricette che ho appreso da Silvia, forse perché è semplice, forse perché ho sempre amato i rustici anche più dei dolci. E quindi, tempo un paio di tentativi, da bravo apprendista stregone sono riuscito ad emulare il gusto, il profumo ed il sapore di questo semplice rustico.


Era il mio compleanno di non so quanti anni fa. Avevo deciso di festeggiare con gli amici della scuola di salsa cubana subito dopo la lezione, portando proprio questo rustico ed un tiramisù. Del tiramisù se ne sarebbe occupata Silvia, allora non avrei potuto osare tanto. Ma il rustico lo avrei portato io.

Dopo la lezione - Silvia non era ancora arrivata - ho tirato fuori il rustico tra il disappunto generale di chi aspettava il suo tiramisù.
"Ma no, aspettiamo Silvia," deve aver detto qualcuno.
"Sì sì," gli avrà fatto eco qualcun altro.
Nel frattempo ho fatto le parti.
"Dove lo hai comprato?" devono avermi chiesto.
"L'ho fatto io..." grazie per la considerazione avrò pensato.
"Vabbé noi aspettiamo Silvia"
Poi per fortuna c'è sempre quello affamato, che mangerebbe di tutto, e che ha divorato con gusto la prima fetta.
Qualcun altro avrà pensato... beh... se non gli ha fatto schifo forse è mangiabile.
E la seconda fetta è andata.
Poi sarà stata la volta della maestra di salsa.
In breve si sono ricreduti sul mio rustico e se lo son spazzolati via come un aspirapolvere.

E il tiramusù di Silvia?
Quando è arrivato quello poi è stata l'apoteosi, hanno fatto la scarpetta alla crema. Ma questa è un'altra ricetta... cioè storia!!! Però son felice che il mio rustico abbia avuto il suo momento di gloria.

Anche se ancora oggi qualcuno mi chiede se l'abbia fatto veramente io.

E pensare che, come vedrete tra un po', è facile facile da fare.
Facile

Ingredienti:

pasta sfoglia già pronta

250-300 g di ricotta di mucca
150 g di bieta
150 g di cicoria
(circa 6 cubetti in totale se usate le verdure surgelate a cubetti)
50 g di pecorino a scaglie
50 g di olive verdi denocciolate
1 uovo

Procedimento:

Lessate la verdura in acqua leggermente salata, scolatela e lasciatela raffreddare. (al posto della bieta e della cicoria potete usare anche altri tipi di verdura ... spinaci o altro, a vostro piacere)
Mettete la verdura in una ciotola e tagliuzzatela con le forbici, poi unite la ricotta, le olive a pezzetti e il pecorino a scaglie. Mescolate bene il tutto e, se necessario, aggiustate di sale.
Unite l'uovo lasciando da parte un po' del tuorlo che vi servirà per spennellare la sfoglia.
Ponete la sfoglia pronta (con la sua carta forno) in una teglia del diametro di circa 24 - 26 cm (o meno se volete ottenere una torta rustica più alta) , versatevi il composto e rigirate i bordi verso l'interno.
Spennellate la sfoglia con il tuorlo tenuto da parte e infornate a 180° per circa 30 - 40 minuti (quando la sfoglia sarà dorata e la torta asciutta e ben cotta).